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28.10.03

Allora: situazione operativa: non so voi ma oggi in mensa era il momento"Tuborg": sponsor totale, Oktoberfest versione cotoletta, Hot dog indegno di essere chiamato tale, birra passabile.
Tutti in fila nemmeno fosse la manna dal cielo.
Forse perchè l'alternativa sarebbe stata "cannelloni ripieni di non so cosa".
Oggi mangio da solo, causa "pacco" delle colleghe.
Mi siedo vicino a due fidanzatini: la bile inizia a salire, loro smorfioseggiano lei mi guarda: vede cosa sto mangiando (ma soprattutto come sto mangiando) e fa la faccia schifata.
Lei è notevolmente bionda tinta, più alta di me (quindi a morte), scatta la frase: " scusi ma non le sembra crudele mangiare un animale morto?"
Risposta"scusi ma non le sembra crudele rompermi le scatole mentre mangio?".

10.10.03

Io vado a pranzo tutti i giorni con la stessa collega, e le ho praticamente imposto il silenzio con la forza. Niente lavoro, niente colleghi, niente di niente. Si parla d'altro, di frivolezze, di uomini e di vestiti, ma non di lavoro.

Minghia, già le tre e mezza e io oggi non ho fatto un cazzo.
Finalemnte sono uscito dal tunnel: ma siccome non sono mai domo : butto un sondaggino ai coinquilini:vi siete mai accorti che raramente coi colelghi di lavoro riuscite ad impostare una conversazione che sfoci in qualcosa di diverso dal "lavoro"? Capita solo a me?
Io prendo la pausa caffè molto seriamente: a mio vedere è la sola occasione di conoscere i colleghi, i loro gusti, le loro passioni (le manie le si vedono tutti i momenti).
Ma inevitabilmente, passando di palo in frasca, salta fuori il "ritorno al lavoro" argomenti di cui per almeno 5 minuti faresti volentietri a meno.
Mah, dite la vostra....

19.9.03

Mi tocca girarti il consiglio che hanno dato a me qualche giorno fa. A me non è servito a niente, ma forse a te sì.

Pare che si possa stare bene anche da soli. E che correre dietro a chi non ti caga sia del tutto inutile, deleterio ed evitabile.

Ovviamente io ho fatto il contrario per buona parte della mia esistenza, perché sono un'infelice, e se non sono occupata (un romanzo su cui lavorare, un lavoro a cui dare energie e buona volontà, amici che mi vogliano bene a tempo pieno) mi butto sul maschio. Che non dà alcuna soddisfazione.

Perché poi l'inghippo è che io me sono una testa indipendente, non un velinoide manipolabile o una "spugna" che assorbe la personalità del maschio di turno. Per cui viene difficile relegarmi al ruolo di passatempo momentaneo. Credo troppi problemi. Faccio troppe domande. Ho una vita che sta in molti posti contemporaneamente. Non mi dedico anima e corpo all'amato, non rinuncio agli amici, soprattutto non ai maschi.

Per cui.

Tornando a bomba, ma lei lo sa?
L'ha capito?
O continui a sognare senza esplicitare il tuo interesse?
Lo so che parlare può porre fine alla speranza, ma anche alla disperazione.
Ed è più o meno lì che stai tu adesso.

Un beso, Decibel, siamo qui se c'è bisogno.
Scusate l'assenza: ma sono catatonico, senza voglie, senza spina dorsale.
in poche parole sono il "suo" tappetino.

12.9.03

Per fortuna/purtroppo sono alla Biennale della Musica a Venezia, sabato, a fare la superblogger cialtrona con l'amico giornalista supercompetente.

Frizzi, lazzi, cultura e sarcasmo.

Mi farai sapere della performance, vero, Corradino?

Ah, giovedì vado a parlare di noi e dei blogger in generale alla RAI. Sappiatelo.

10.9.03

Ce l'abbiamo anche questa volta, il pornone degli anni '70 sullo sfondo?

Se sì non vengo, c'ho l'ormone punkabbestia in questi giorni.

Disastri emotivi e uomini sfuggenti che pensano tu gli voglia fare chissà quale dichiarazione d'amore.

E non hanno capito che ci sono gradi di interesse anche in noi fanciulle.

8.9.03

Sì, vabbè, però così sono capace anche io, eh.

Vedo uno, mi prendo una cotta e dico di essere innamorata. Troppo facile.

Io di solito aspetto almeno di averci scambiato due parole e di essermi fatta sufficienti illusioni da pensare che questo mi caghi.

Dopodiché procedo a rovinarmi con le mie stesse mani comportandomi come una perfetta idiota rompicazzo, dimodiché l'essere scappa a gambe levate e io ricomincio a lamentarmi. Fino alla volta dopo.

No, no, Decibel, cicci, vogliamo azione concreta, eventi, limonate, portace ar mare n'do te pare tanto spacco uguale.
C'e ' poco da sapere: una collega di lavoro, essenza della bellezza incarnata in una donna.
Anni: sconosciuti.
posizione sentimentale: sconosciuta
disponibilità ad uscire con me qualora trovi il coraggio di chiedere: sconosciuta.

possibilità del bibliotecario crust di riuscire nell 'impresa: un po' pochine se non mi do' una mossa.

oh, yeah, that's the way life goes.

Sono rosa da una profondissima invidia, sappilo.

Adesso sputa, chi è la donzella che t'ha rapito il cuore?
La gente vuole sapere!

7.9.03

Ah, che bello essere innamorati: tutto sembra cosi' "rosa".

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