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31.3.03

Mighty Aphrodite

Mammamia che weekend. Fisicamente sono del tutto a pezzi, vedo le stelline, vado a caffeina pesante; però che weekend. Tre giorni passati come in un film australiano, quello in cui i protagonisti parlano parlano parlano parlano e poi si sbronzano e ridono e si svegliano con la corona di ferro e riprendono a parlare, ognuno con la sua personalità definita e il suo ruolo da giocare, pippe esistenziali con caffè e sigaretta e un carisma da bucare lo schermo.

Mammamia che weekend. Pieni di momenti perfetti, quelli che i vari Muccino e Ponti e Ligabue e tutti i registi-sceneggiatori-cantautori della Generazione X e Y (nel senso di Why?) hanno fatto i soldi rivendendo ai rispettivi membri delle suddette generazioni. I momenti perfetti sono quelli in cui non ci si fanno domande e tutto ha perfettamente, completamente senso. Quelli in cui riesci quasi a sentire la colonna sonora in sottofondo. Quelli che ti fanno venire voglia di alzarti in piedi e applaudire il Grande Regista.

Mammamia che weekend.
Questa sarà la mia settimana, me lo sento.

Giu

29.3.03

A volte crediamo si possa cambiare, col tempo: fatalisti o no, siamo capaci di comportarci diversamente da come siamo stati educati? Mi spiego: trovo un mio conoscente, in una libreria di Padova: lui ci lavora, ma ha fatto Storia come me.
Pensavo fosse di sinistra come me.
Non importa che lui oggi prenda lo stipendio da una parte diversa dalla mia, in fondo io non sono quello che può permettersi di giudicare. Ma ha fatto finta di non vedermi, nemmeno fossi invisibile, chissà perchè; io che in fondo sono un po' di "pelle sensibile" per queste cose, me la sono presa a male.
E non gli ho nemmeno comprato il libro.

Altro fotogramma: lo spettacolo di Dario Fo suo figlio Jacopo, e Franca Rame, nel circuito di reti private "vattelapesca" invece che su un circuito decente: chissà che ascolti ha fatto.

27.3.03

Salon.com News | Tony Blair's plane hit by lightning

Adesso io non voglio dire. Non sono fatalista o altro. Però comincio a vedere una struttura, negli eventi apparentemente "casuali" che circondano la seconda Guerra del Golfo.

Prima il Columbia che esplode sopra Palestine, e precipita in fiamme come un malaugurio. Poi la tempesta di sabbia: va bene il tempo matto e non ci sono più le mezze stagioni, ma proprio adesso?

E ora, Tony Blair fulminato direttamente da Zeus.

Anche l'indovino più scarso dell'antica Grecia avrebbe già fatto tornare tutti a casa, porto gentili scuse agli iracheni e fatto assestare un calcio in culo di purificazione rituale a Bush (padre e figlio).

Invece sono ancora tutti lì.

20.3.03

Boom

Non so cosa dire, e non è per retorica. Ma mi sembrava seriamente brutto, brutto che le ultime parole che ho scritto su questo blog fossero riferite a un giornale maschile.

La cerimonia degli Oscar potrebbe essere spostata o addirittura annullata. C'è chi ha protestato. "Lasciateci distrarre per quattro ore, guarderemo CNN quando è finita" ha detto qualcuno di non meglio identificato, nei quartieri alti dell'entertainment americano.

Beh, ciccio (o ciccia), c'è chi non può spegnerla, la guerra. C'è chi non può permettersi di distrarsi con Nicole Kidman e Julianne Moore. Privarsi di una cerimonia degli Oscar è un segno di rispetto verso le vittime civili di quella che il vostro governo chiama "guerra necessaria".

La gente è proprio brutta dentro.

17.3.03

Prendo la palla al balzo per "interferire" con Giulia riguardo al problema maschio.Ovviamente Giulia esamina il fatto dal suo punto di vista: sono ampiamente d'accordo sul fatto che un giornale di questo tipo sia inutile: più che altro esamina e difende un mondo che non c'è. Immagino che (crudeltà?) i lettori di For men saranno maschi complessati che "in silenzio" pensano che la donna debba davvero stirare le camicie, che debba essere pronta a fare sesso sempre e comunque, ma sicuramentre non lo diranno mai ad alta voce: meno che mai ad una bella amica che magari frequentano. Insomma a mio vedere si riduce nel dare soldi ad un giornasletto che senza problemi potremmo dire "a vita editoriale" molto breve.

Il problema della camicie è facilmente risolvibile: fate come mia madre: comprate le "non-stiro" costano di più, ma evitano il problema ferro a vapore: e il maschio di casa impara anche a lavarle, le camicie.

ps. scusate devo prepararmi per la prossima lezione: l'uso del fornello....questo sconosciuto.

16.3.03

Rant du jour

Mon dieu. Come facevamo a vivere senza: un altro giornale maschile. Non bastava Men's Health, non bastava GQ, non bastava Max con le sue tette, non bastava il fatto che l'intero mondo è fatto a uso e consumo del maschio della specie. No, ci voleva proprio, questo For Men, uscito in queste settimane accompagnato da una campagna pubblicitaria che è poco definire ridicola: negli spot (almeno quelli radiofonici) si postula l'esistenza di un universo dove "tu dici sesso e lei dice... ssssìììì", dove "tutti i film sono d'azione", dove "sollevi pesi e perdi peso", e dove lei "ti stira la camicia".

Allora.
A parte il fatto che con gli uomini di oggi anche fare sesso è una specie di impresa (si cagano in mano, non prendono l'iniziativa, se la prendi tu si spaventano, se sei troppo carina si spaventano, se non sei abbastanza carina non ti cagano, se parli gli si ammoscia, se stai zitta non sanno che cazzo dirti, se guadagni più di loro gli si ammoscia, se sei più intelligente e acculturata di loro manco si alza, e via dicendo), chi è che ha detto di "nnnnooooo?..."
E' la solita dicotomia angelo/puttana: in termini di Sex and the City, o sei Samantha (e si scopa e basta), o sei Charlotte (e non si scopa).
Poi:
- bello un mondo in cui cinema=Schwarzenegger. Questa è talmente una cazzata (anche e soprattutto per gli uomini), che non vale neanche la pena di provare a confutarla.
- ma non mi dire: l'esercizio fisico rassoda. Che scoperta rivoluzionaria.
- stiratela da solo, la camicia, coglione, non sono la tua cameriera e tantomeno quella serva di tua madre.

Sì, vabbè, che ce ne facciamo degli uomini che leggono For Men. Niente. Ma il payoff, il payoff dello spot mi rattrista: "Il mondo a misura di uomo". Perché, il mondo com'è, adesso? A misura di donna? Se lo domandate a un lettore di For Men, sicuro. Ma se lo domandate a una donna, a una donna qualsiasi, e scavate un po', ci vuole poco a capire che il mondo non è progettato per noi, che le nostre esigenze e i nostri desideri sono ancora considerati una seccatura e un'anomalia, disconosciuti e soffocati. Questo quando siamo libere di agire e di muoverci, perché solo le donne occidentali possono permettersi dei sogni e delle aspirazioni.

A che serve For Men? A niente, se non ad insultare gli uomini italiani, riducendoli a una massa di decerebrati governati dal loro apparato genitale. Ah, sono così rattristata che non mi viene neanche un finale degno di questo nome.

15.3.03

Oggi sono molto soddisfatto: il sabato non è scivolato via nel grigiore, nell'anonimato di "wrestling- scarica mp3 -vita sociale", ma ho conosciuto una bella persona.
Non ci eravamo mai visti prima, non sapevamo molto l'uno dell'altro. Ma è stato piacevole far da guida turistica, vedere due occhi (e che occhioni azzurri) invece dello schermo di un computer leggendo pensieri e parole.
Insomma l' anonimato cede il passo alla parole vive. una grazie al sushi che ha fatto da pranzo. E ovviamente un grazie a Gabriella della splendida giornata trascorsa.

11.3.03

Poesia bonsai

Ah! La grazia antica
del vigile urbano
con l'elmetto in testa
e la paletta in mano

10.3.03

No! Sono troppo presa dall'azione per scrivere...
Però ultimamente ho ricominciato a tenere un diario, un diario di carta, con la penna e le date messe dentro nel foglio, un diario scritto male, un diario solo mio che nessun altro legge o leggerà mai, perché come tutti i miei diari lo farò cremare insieme a me.

Non aspettate che io sia morta, per domandarmi cosa penso di voi...


9.3.03

Finalmente vado in vacanza: Oddio per la verità vado a fine Aprile, ma è che no nfaccio vacanze da ormai due anni.
Come diss Paolo Bonolis in una memorabile intervista da Costanzo, non è il fatto di fare le vacanze, ma il bello è imaginarle, prepararle, fare le valigie, (insomma tuto il contorno).
Destinazioni in pole position: Dublino e Amsterdam.
Altre mete, a meno di spendere troppo per avere pochino, non me ne vengono.
Due posti dove sono già stato, due posti che bene o male rientrano nell'immaginario collettivo vacanziero.: Dublino-irlanda -natura, Amsterdam -cannoni- donnine.
In tutte e due, ovviamente c'è molto, ma molto di più da vedere : i luoghi comuni attirano (passatemi l'elitarismo) quei turisti che vedranno solo i posti"da vedere" e che alimenteranno i miti : Esempio: Dublino Temple Bar, "ehi lì si che c'è la VERA Dublino".
OK, passiamo oltre: i luoghi comuni di Amsterdam non serve che ve li sottoponga vero?
Punto primo trovare una agenzia decente che mi faccia tutto: non voglio i viaggi organizzati, ma nemmeno sbattermi troppo per trovare alberghi, aerei e balle varie.
Per chi mai leggesse queste mie parole: voi tenete diari dei vostri viaggi?

6.3.03

Ragazzi, non è cattiveria: davvero "non ce la fo": mi ero messo di impegno, avevo anche fatto in tempo ad arrivare a casa prima (e sobrio) per vedere il famossissimo Festival: insomma la casa degli italiani, il tempio della "buona musica".
Ma dopo 5 minuti.....Non è tanto per Zelig, è che a me quel tipo di musica....
cedo volentieri posto di giurato.
Decibel.

1.3.03

Zitti zitti...

Corrà, Decibel, dove diavolo siete?

Mercoledì il buon Corrado e io siamo giuria popolare per Sanremo. Sono già lì. Mi raccomando: cattivi e brutti dentro! Il materiale c'è: Bobby Solo e Little Tony, gli Eiffel 65, e chi altri? Non ricordo, ma la line-up è fantastica. Davvero. Il Festival di Sanremo è caduto nella macchina del tempo, e non accetta nessuno che sia sprovvisto di un principio di arteriosclerosi e/o che non sia obbligato da Madre Natura a tingersi regolarmente la chioma.

Baci,
Giu

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